Sabato Juventus-Inter è entrata nella storia prima ancora di essere giocata: ha esordito la Refcam, una microcamera sul microfono dell’arbitro – che diventa così anche narratore e regista – con lo scopo di dare al pubblico riprese spettacolari entrando nel movimento, nella decisione e nel dubbio del direttore di gara. La Fifa parla di strumento di empatia e trasparenza, ma se l’emozione viene mediata da un dispositivo siamo più consapevoli o più dipendenti? La tecnica oggi ci fagocita per amplificare lo stimolo. Col rischio che, senza essa, finiremo per non sentire nulla
Schiavitù o empatia? Dipendenza tecnologica o estensione dell’emozione? Sono state loro, queste due tensioni contrapposte, le vere protagoniste in campo nella partita giocata sabato tra Juventus e Inter, e segnata dal debutto (in via sperimentale) della Refcam: una microcamera ad alta risoluzione montata sul microfono dell’arbitro. Per la prima volta, lo sguardo del pubblico ha potuto seguire quello del direttore di gara, entrando nel movimento, nella decisione, nel dubbio. Un match già passato



