Il governo sta valutando l’eliminazione del divieto «manifestazioni sportive, culturali o artistiche di pubblicità anche indiretta relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo comunque effettuata e su qualsiasi mezzo». Opposizioni in rivolta. Eppure nel 2015 l’attuale premier se la prendeva duramente con il gioco d’azzardo, «anche se legale»
Contestato e dribblato. E ora, forse, cancellato. Il vecchio divieto nelle «manifestazioni sportive, culturali o artistiche di pubblicità anche indiretta relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo comunque effettuata e su qualsiasi mezzo», allo stadio come alla radio o in tv, avrebbe le ore contate. La commissione Cultura del Senato, quella che include anche l’argomento sport nella sua sfera di interesse, è pronta a «impegnare il governo» a «valutare la modific



