«Questi hanno soldi e potere inimmaginabile a livello politico», dice intercettato uno degli indagati. «Questi c'hanno più soldi di tutta Italia messi insieme», dice un altro. Storia di un clan della provincia di Napoli che ha sedotto e prestato soldi al potere romano. Un’inchiesta dell’antimafia di Roma svela gli ultimi segreti
- Tredici arresti sono stati eseguiti dai carabinieri contro la famiglia Moccia, che secondo i magistrati è un gruppo della camorra ormai radicato a Roma.
- I capi clan hanno segnato mezzo secolo di storia criminale del Paese. Hanno prestato soldi a imprenditori e figli di personaggi famosi. E nel curriculum di famiglia c’è anche la prima donna condannata per mafia.
- Sotto la lente dei detective è finito più volte, al momento senza conseguenze penali, il rapporto con l’affarista Flavio Carboni, l’uomo del crack del Banco Ambrosiano e della P3.
I loro soldi sono ovunque: squadre di calcio, ristoranti alla moda, petrolio. Hanno conoscenze diffuse: imprenditori di successo e affaristi coinvolti nei misteri d’Italia. «Questi hanno soldi e potere politico inimmaginabile...non è camorra, questi sono a livelli istituzionali, politici, con i tribunali». Ecco riassunta, prendendo in prestito le parole di chi la frequenta, la storia criminale della famiglia Moccia, esponenti della camorra di Afragola, provincia di Napoli. Arrivati in massa nel



