Le parole del consigliere comunale

Capaci, dove hanno ucciso il giudice Falcone e dove la mafia non esiste

La strage di Capaci nel 1992, in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Foto AGF)
La strage di Capaci nel 1992, in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta (Foto AGF)
  • Il consigliere comunale Salvatore Luna, ex maresciallo dei carabinieri, nella seduta dell’altro ieri ha detto in municipio: «Capaci è un paese di gente perbene. La mafia qualcuno dice che c'è? Che la trovasse..». Parole pronunciate a una settimana dal trentesimo anniversario dell’attentato.
  • Il comune di Capaci è stato sciolto per infiltrazioni mafiose venti giorni dopo il massacro del 23 maggio 1992. La reazione del sindaco Pietro Puccio alle parole del consigliere Luna è stata dura «Qui c’è sempre stata e continua ad esserci».
  • Di Capaci sono due boss, Antonino Troia e Giovanni Battaglia, condannati per la strage di trent’anni fa. In Sicilia tira un’aria che trasporta zaffate maleodoranti. Un ritorno al passato anche a Palermo. Dove condannati per mafia decidono il destino del comune e della regione Siciliana.

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