Venti reclusi più del previsto, centinaia di ore di straordinario per gli agenti e l’ombra delle violenze. Il Beccaria racconta lo stato degli istituti minorili e delle etichette (“maranza”) che distruggono
La rete nuova si alza lungo il muro di cinta. Serve per evitare le evasioni. Il campo di calcio, invece, è chiuso per evitare i lanci delle palline di fumo. L’erba è cresciuta, la pioggia ha nutrito la gramigna, toccherà ai ragazzi rimettere in ordine ogni angolo. «A volte sembra di spostare il mare con una forchetta, sembra che cambi poco, quasi niente. L’impegno non è commisurato all’esito, ma è il nostro quotidiano, il nostro mestiere», dice Elvira Narducci, a capo dell’area educativa. L’isti



