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Luciana ha 21 anni, proviene dal Brasile da cui le viene chiesto di trasportare una valigetta in Svizzera. Il volo fa scalo a Fiumicino: il bagaglio, nel fondo di rivestimento, contiene cocaina. La ragazza viene arrestata e portata a Rebibbia.
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Un momento che lei non dimenticherà mai ma che ha potuto processare ed elaborare rivivendolo in un ambiente virtuale costruito ad hoc. Merito del progetto STEPs.
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Storie forti, affrontate dai protagonisti, interpretati da attori virtuali, in una sorta di metaverso. Un esempio di quello che il carcere dovrebbe essere: un luogo di rieducazione e reinserimento nella società. E la realtà virtuale sembra poter sostenere questo compito.
È la fine dell’estate del 2016: Luciana ha 21 anni, proviene dal Brasile da cui le viene chiesto di trasportare una valigetta in Svizzera. Il volo fa scalo a Fiumicino: il bagaglio, nel fondo di rivestimento, contiene cocaina. La ragazza viene arrestata e portata a Rebibbia. Un momento che lei non dimenticherà mai ma che ha potuto processare ed elaborare rivivendolo in un ambiente virtuale costruito ad hoc. Merito del progetto STEPs, che ha coinvolto il Cpia1 di Roma, centro provinciale per l



