- Nell’indagine su Hasib, precipitato dalla finestra della sua stanza il 25 luglio scorso durante la visita senza mandato e di iniziativa della polizia, ancora poche sono le certezze.
- Dopo aver chiarito l’identità e il passato del barista che aveva messo in guardia la sorella di Hasib sulle voci infastidite del quartiere, Domani è in grado di raccontare in che modo gli agenti si sono messi sulle tracce del ragazzo disabile. Questione rilevante tanto da spingere chi indaga a sentire le persone coinvolte nello scambio di informazioni con gli agenti.
- I poliziotti prima di recarsi nell’appartamento sono andati dai vigili urbani della zona, il comando è poco distante dalla casa di Hasib, un complesso di palazzine popolari a Primavalle, quartiere della periferia ovest di Roma. Sono andati dalla municipale a chiedere informazioni sul suo conto e anche per capire dove abitasse. Il funzionario è stato sentito da chi indaga.
Nell’indagine su Hasib Omerovic, l’uomo precipitato dalla finestra della sua stanza il 25 luglio scorso durante una visita, senza mandato, di alcuni agenti di polizia, le certezze sono ancora poche. L’indagine per tentato omicidio della procura di Roma – Hasib è tuttora ricoverato in gravi condizioni – non ha ancora escluso alcuna ipotesi: si è buttato oppure è stato spinto dopo una colluttazione? In attesa di capire la dinamica restano diversi punti oscuri in questa storia che si arricchisce d



