La trattativa c’è stata, ma i pm chiedono l’archiviazione

Caso Metropol, gli incontri del leghista a Mosca con l’uomo di Eni e a Roma con i diplomatici russi

La foto scattata all'interno del Metropol il 18 ottobre 2018: Savoini pochi istanti prima di iniziare la trattativa con i russi (FOTO: Giovanni Tizian)
La foto scattata all'interno del Metropol il 18 ottobre 2018: Savoini pochi istanti prima di iniziare la trattativa con i russi (FOTO: Giovanni Tizian)
  • La richiesta di archiviazione della procura di Milano sulla trattativa dell’hotel Metropol e sul tentativo di finanziare la Lega di Matteo Salvini con soldi russi è una miniera di informazioni. E permette di ricostruire nei dettagli la genesi del progetto messo a punto da Gianluca Savoini, l’ex portavoce di Salvini
  • L’indagine era stata avviata dopo lo scoop giornalistico sulle riunioni riservate a Mosca tra il gruppo capeggiato da Savoini e tre russi, tutti legati a pezzi grossi del Cremlino. L’incontro più importante è del 18 ottobre 2018 nel lussuoso albergo Metropol, nei pressi della piazza Rossa.
  • I pm evidenziano che la trattativa c’è stata e che esistono indizi per dire che Salvini fosse consapevole dell’operazione che avrebbe portato denaro russo al partito. La tesi della procura, che non lo ha mai indagato, è che non sapeva della tangente riservata ai mediatori putiniani

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