Un gruppo di consiglieri del Consiglio superiore della magistratura (Csm) ha chiesto l’apertura di una pratica a tutela dei pubblici ministeri di Firenze dopo le opinioni espresse nei loro riguardi da parte del senatore e leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

I magistrati di Firenze hanno iscritto sabato l’ex premier nel registro degli indagati perché accusato di finanziamento illecito nell’ambito della gestione dei fondi della fondazione Open, per anni utilizzata per finanziare le attività politiche di Renzi.

Nel comunicato i consiglieri hanno così spiegato la loro richiesta: «Il senatore Matteo Renzi, indagato dalla Procura di Firenze nell’ambito di una indagine per il delitto di finanziamento illecito, ha reso dichiarazioni alla stampa nelle quali definisce i magistrati della procura di Firenze come 'ossessionati', mossi da 'ansia di visibilità', e ai quali 'la ribalta mediatica piace più del giudizio di merito'. Si tratta di dichiarazioni che destano preoccupazione, in quanto con esse vengono attribuiti ai magistrati intenti e finalità diverse e distorte rispetto all’accertamento della verità. Per queste ragioni chiediamo, ai sensi dell’art. 36 del Regolamento Interno l’apertura di una pratica a tutela della Autorità Giudiziaria di Firenze rispetto a comportamenti che appaiono 'lesivi del prestigio e dell'indipendente esercizio della giurisdizione tali da determinare un turbamento al regolare svolgimento o alla credibilità della funzione giudiziaria».

La richiesta è stata depositata oggi al Comitato di presidenza che la vaglierà giovedì 12 novembre.

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