Giuliano Castellino, ex leader di Forza Nuova e imputato al processo per l’assalto alla Cgil, è stato bloccato e non potrà entrare alla Camera: «Questa non è democrazia», ha detto ai giornalisti dopo essere stato bloccato alle transenne accanto a Montecitorio.

Castellino avrebbe dovuto partecipare alla presentazione del suo nuovo movimento “Italia libera” insieme al suo avvocato Carlo Taormina, ex forzista che adesso lo difende in tribunale e presiede il movimento.

L’ex leader di Fn ha aggiunto: «In Italia le uniche opposizoni consentite sono nel recinto del pensiero unico». E ancora: «Mi sono vestito, carino, come alla prima comunione, col giacchettino, educatissimo, per parlare di politica».

Non vuole che si dica che c’è stato un assalto alla sede del sindacato: «Un assedio».

Come raccontato da Domani, l’ingresso nei locali del parlamento era stato organizzato da Francesco Gallo, il deputato di Sud chiama Nord dell’ex sindaco di Messina Cateno De Luca.

Taormina però si sente fiducioso: «Entreremo con il voto popolare».

A bloccare Castellino, ha raccontato l’avvocato «La moral suasion» del presidente della Camera Lorenzo Fontana a seguito una richiesta dei capigruppo del Pd: «La cattiveria si ritorce verso chi la fa», ha detto Taormina, che ha ringraziato i giornalisti: «Qualcuno dovrà pagare, il tempo è galantuomo».

L’Anpi

L’Associazione nazionale dei partigiani ha apprezzato il fatto che gli sia stato ritirato l’accredito: «La dignità delle istituzioni democratiche è un bene irrinunciabile».

Ieri l’Anpi si era appellata a Fontana per non permettere il suo ingresso, e il leghista come confermato da Taormina avrebbe chiesto agli organizzatori del convegno di valutare l'opportunità dell’invito.

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