Centinaia di uomini della polizia di Stato della Squadra Mobile di Catania e del Servizio Centrale Operativo, insieme ai reparti speciali, coordinati dalla Dda etnea, hanno eseguito una vasta operazione antimafia, nei confronti del clan mafioso Cappello-Bonaccorsi, riuscendo a decapitare i suoi nuovi assetti.

Le perquisizioni eseguite hanno consentito il rinvenimento di un vero e proprio arsenale nella disponibilità del gruppo, di significative quantità di stupefacente e danaro in contante. Le persone arrestate nel corso dell’operazione sono state 14, tutte accusate di associazione di tipo mafioso con l’aggravante di essere l’associazione armata, associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanza stupefacente e spaccio in concorso delle medesime sostanze con l’aggravante di avere agevolato il clan Cappello-Bonaccorsi. 

Il clan che spara ai gatti

Il clan era entrato in possesso di un numero considerevole di armi e aveva nel suo arsenale anche armi da guerra. Il gruppo criminale era anche riuscito a installare alcune telecamere che inquadravano gli ingressi della squadra mobile e sorvegliavano notte e giorno le aree da cui potevano partire i blitz delle forze dell’ordine. I capi dell’organizzazioni sono Massimiliano Cappello e Salvuccio Lombardo jr. Quest’ultimo è stato anche coinvolto in un episodio particolarmente raccapricciante. In un video postato sui social ha infatti sparato, con un’arma da precisione, a un gatto, colpevole di disturbare il suo riposo. 

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