Lo stabilimento Caterpillar di Jesi, in provincia di Ancona, ha annunciato la chiusura e saranno licenziati 270 lavoratori, di cui 70 interinali.

A confermarlo è il nuovo direttore del sito produttivo, Jean-Matthieu Chatain, in un incontro tenuto ieri con i sindacati. La decisione, presa dal consiglio di amministrazione lo scorso 2 dicembre è stata comunicata ai sindacati durante uno degli incontri semestrali, in Confindustria.

Alla base della decisione ci sarebbe – come hanno spiegato i sindacalisti al Fatto Quotidiano – l’aumento dei costi dell’acciaio e delle materie prime, utilizzati per realizzare i cilindri per le macchine movimento terra. Non conviene più produrli, ma acquistarli da altri fornitori e quindi il sito produttivo non avrebbe ragione di esistere, dicono dall’azienda.

Una decisione del tutto inattesa

Per i sindacalisti l’annuncio del licenziamento collettivo era assolutamente inatteso. Si aspettavano di parlare di contratti integrativi e assunzioni, «e invece è arrivata la doccia gelata», hanno commentato i rappresentati di Fiom Cgil e Fim Cisl.

Dopo la comunicazione, i sindacati hanno abbandonato il tavolo e comunicato la decisione ai lavoratori. È partito dunque lo sciopero dei dipendenti che hanno bloccato la produzione e sono usciti fuori dallo stabilimento. Si è presentato anche il direttore, per comunicare loro, di persona, la decisione dei vertici. Davanti agli operai che urlavano insulti e frasi come «vergogna, ladri, pagliaccio. Tu guadagni miliardi», il direttore Chatain si è dato alla fuga. 

Le guardie del corpo del direttore

AP Photo/Rogelio V. Solis

Il segretario regionale della Fiom Cgil, Tiziano Beldomenico, ha raccontato a Fanpage che Chatain è arrivato in fabbrica «accompagnato da due furgoni neri al cui interno c'erano tre “marcantoni”, che ho scoperto essere le sue guardie del corpo».

«Come se non bastasse – ha aggiunto il segretario regionale –  Chatain ha anche tentato di spiegare ai lavoratori in sciopero, con un megafono, la decisione della Caterpillar, ma è stato costretto ben presto a scappare». Lo stabilimento sarà in sciopero anche durante la giornata di lunedì 13 dicembre.

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