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Meno politica, più cultura. Così sopravvivono i centri sociali

  • A marzo lo storico Alessandro Barbero ha tenuto una lezione a Torino, davanti a centinaia di persone, all’interno del centro sociale Askatasuna che è oggetto di diverse inchieste. 
  • Il paradosso dei centri sociali: da una parte le indagini delle procure, gli sfratti, la politica che chiede gli sgomberi. Dall’altra una vita culturale che spazia dalla musica all’arte, sino alle lezioni serali di storia
  • Nel frattempo la debolezza politica degli spazi sociali è sempre più evidente, come mostra un sostegno che ormai si limita alla sinistra più radicale (che ha sempre meno eletti), e il disinteresse, se non l’avversione, da parte del Pd

A marzo lo storico Alessandro Barbero ha tenuto una lezione a Torino, davanti a centinaia di persone. Nulla di inusuale, a parte il palco: il centro sociale Askatasuna. Uno spazio occupato dal 1996 che vive una fase delicata, viste le inchieste che coinvolgono alcuni suoi esponenti No Tav e le recenti perquisizioni terminate con più di 30 denunce. Il docente dell’università del Piemonte orientale, all’interno dello spazio occupato, ha commentato il livello di repressione in Italia: «La tenden

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