Dalla curia ai vescovi americani, dal cardinale Müller allo scismatico e ambiguo monsignor Viganò. Fin dalla sua elezione, il papa argentino è stato oggetto di attacchi e tentativi di fermarne le riforme
La sera del 13 marzo del 2013, quando il cardinale Jean Louis Tauran, affacciato dalla finestra della loggia centrale della basilica vaticana, ha annunciato il nome del nuovo papa, la folla di fedeli, cittadini, religiosi, credenti e turisti di ogni parte del mondo che affollava via della Conciliazione e piazza san Pietro, ebbe un momento di smarrimento. Raccontano le cronache che una cosa simile acadde quando, nel 1978, venne pronunciato il nome di Karol Wojtyla, ancora poco noto arcivescovo di



