- Paolo Conigliaro, comandante della stazione dei carabinieri di Capaci dal 2013 al 2018, aveva iniziato a indagare su un'area artigianale che, al Comune di Capaci, vogliono trasformare in area destinata a uso commerciale.
- Nel progetto era coinvolto lo studio Pinelli-Schifani che sta per Renato Schifani, l'ex presidente del Senato accusato di fare parte di “una catena di talpe” a caccia di informazioni riservate sull'affaire Montante.
- Da quando Conigliaro punta gli occhi su quell'area perde la pace e anche la sua stazione: destituito e cacciato.
Se non ci fossero di mezzo i “soliti noti” avrei potuto consegnare questo articolo in redazione suggerendo, per una volta, anche il titolo: «La strana storia del maresciallo di Capaci». Ma, annusando l'aria che tira in Sicilia e conoscendo qualche personaggio che incrocia la vicenda, mi sono subito reso conto che di strano in questa storia c'è meno di niente. Al contrario: è tutto a posto. Un intreccio affaristico con sfumature mafiose, qualche scaltro amministratore sempre in prima fila il 2
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