reportage dalla cisgiordania

«Ci uccidono uno a uno», la Cisgiordania che resiste alla furia cieca dei coloni

Masafer Yatta. Foto di Francesca Lequaglie
Masafer Yatta. Foto di Francesca Lequaglie
Masafer Yatta. Foto di Francesca Lequaglie

Vie d’uscita chiuse, furti di bestiame, insulti, omicidi: «È l’annessione». Così gli estremisti israeliani danno il tormento ai palestinesi a sud di Hebron  

Masafer Yatta – «È un altro martire che si aggiunge alla lista», dicono i ragazzi di At-Tuwani, uno dei villaggi rurali più popolosi del Masafer Yatta, a sud di Hebron, dopo l’uccisione di Awda Hathaleen, attivista palestinese. Ad ammazzarlo, il 28 luglio, durante un raid nel villaggio di Umm al-Khair, è stato Yinon Levy, volto noto e tra i più violenti dei coloni israeliani, sottoposto anche a sanzioni statunitensi, poi ritirate da Donald Trump. Ha aperto il fuoco e ha colpito al petto Hathalee

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