Per l’antimafia, da decenni sono un brand criminale della camorra più potente. Eppure la giustizia fatica a fare il suo corso con un processo infinito. «Siamo stati boss, ora non lo siamo»
Per capire lo stato della giustizia italiana e del contrasto al crimine organizzato bisognava varcare la soglia dell'aula 215 del tribunale di Napoli, dove ieri si è celebrata l'udienza del processo al clan Moccia. Ribattezzati i signori della camorra, si tratta di una famiglia ritenuta tra le più potenti della Campania e del Lazio, sopravvissuta al sangue e agli omicidi degli anni ottanta. Di stanza a Roma da anni, i fratelli Angelo, Antonio e Luigi Moccia vengono considerati, dalla procura gui



