I criminali erano attori

Il documentario-inchiesta sui narcos è una truffa da mezzo milione

  • Salutato nel 2019 come un evento televisivo, il documentario Clandestino sul narcotraffico in Italia del famoso giornalista spagnolo David Berian sarebbe invece un lavoro truffaldino, recitato con attori invece che veri affiliati alle cosche come prometteva.
  • A dirlo è un’indagine della procura antimafia di Milano su questo reportage televisivo che si è chiusa da poco ipotizzando una truffa ai danni della società Discovery, che lo ha acquistato.
  • La procura antimafia ha indagato un ex carabiniere che avrebbe organizzato la truffa insieme ad altri tre soggetti tra cui Berian. 

Nel 2019 è stato uno degli eventi dell'anno in televisione, con il suo racconto crudo e l'intensità dei suoi personaggi. Il documentario «Clandestino», trasmesso in più puntate dal canale «Nove» di proprietà del gruppo media americano Discovery, ha impressionato il pubblico con le sue interviste a criminali e affiliati alla ‘ndrangheta e alla camorra che raccontavano il loro mondo e le logiche del narcotraffico internazionale. Faccia a faccia con la rete oscura di trafficanti che apparivano inc

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