L’allenatore ha trovato i perché dello sfascio romano e li ha smontati e rimontati in modo diverso. I calciatori sono gli stessi, l’ambiente e la società pure, l’unica cosa che è cambiata è la lingua. E lui possiede quella per arrivare ai giovani
È evidente che Claudio Ranieri possegga un valore fondamentale: il distacco senza perdere l’emozione. È come se a ogni partita, allenamento e intervista dicesse quello che gli altri non dicono: questo è un mestiere bellissimo, troppo bello per farselo rovinare dai veleni, dalle ossessioni o peggio dai numeri. Ristabilite le priorità, subentra l’ambizione: non solo come sfida all’ambiente, all’orizzonte calcistico, ma anche interiore. Tenuta a bada come faceva Gabriel García Marquez che diceva di



