Cibo

Dalla coca al cacao, la transizione agricola colombiana è Disidente

  • A partire dagli anni Novanta la Colombia ha incrementato le misure anti-narcotraffico intervenendo con fumigazioni dirette di erbicidi sulle coltivazioni e incentivando la sostituzione della coca con colture alternative, tra cui il cacao.
  • Il Colaboratorio Sas, fondato dal torinese Manlio Larotonda, è un’organizzazione che riunisce agricoltori in transizione dalla coca.
  • Le attività del Colaboratorio incentivano forme di cooperazione tra agricoltori precedentemente isolati, dotano gli stessi degli strumenti necessari a operare in autonomia e fungono da interfaccia istituzionale tra i produttori e l’esterno.

Non è possibile parlare di cacao, in Colombia, senza parlare di cocaina: lo sfruttamento della terra nel paese è storicamente legato all’industria della seconda pianta, che con il cacao condivide le necessità agronomiche di altitudine e temperatura, e occupa gli spazi idonei alla coltivazione in modo preferenziale. Sin dagli anni Settanta la cocaina è la valuta non ufficiale usata nella guerra contro lo stato che è stata, e in parte è ancora, il conflitto armato colombiano: oltre ai cartell

Per continuare a leggere questo articolo