Calcio, eSports, tennis da tavolo e basket, tutti finiti nel mirino delle combinate. Gare truccate e profitti illeciti che aumentano è uno dei tanti effetti collaterali della pandemia. Secondo l’Ocse le scommesse sportive generano un business di oltre duemila miliardi di dollari ogni anno. Un campo di grano in cui anche le organizzazioni criminali seminano e raccolgono enormi profitti.

L’allarme è stato lanciato da Sportradar, leader globale nel rilevamento della manipolazione degli eventi sportivi che ha segnalato un significativo aumento delle attività sospette. Nel 2020 l’organizzazione ha dichiarato di aver monitorato oltre 650mila match in 26 diversi sport, rilevando oltre 526 casi dubbi.

Tra le discipline sportive più appetibili c’è il tennis da tavolo che durante il primo lockdown ha registrato un enorme successo nei siti internazionali di bet. Nel 2019 era stata registrata soltanto una partita sospetta, mentre nel 2020 sono aumentate a venti. 

Sulla stessa scia si posizionano anche le segnalazioni riguardanti il mondo degli eSports, già di per sé in costante espansione e che ha ricevuto un’accelerazione durante il lockdown, quando assistere alle gare virtuali di Fifa21, a cui spesso hanno partecipato anche i giocatori dei grandi club di Serie A e Premier League, era uno dei pochi intrattenimenti rimasti.

Quello degli eSports è un business che grazie ai numerosi investimenti degli ultimi anni ha raggiunto numeri da capogiro e punta a un mercato di un miliardo e mezzo entro il 2023. Con il blocco dei maggiori campionati di calcio, il mondo del bet si è spostato, infatti, sui campionati virtuali di Fifa21 e sulle partite di League of Legends e Fortnite. Per un certo periodo sono stati gli unici eventi sportivi quotati a disposizione degli utenti. Non è un caso se negli sport online le segnalazioni sono aumentate da tre nel 2019 a 39 nel corso dell’anno della pandemia. 

«A causa del Covid-19, il numero degli eventi sportivi è crollato nel 2020, ma nonostante questo abbiamo notato un'enorme diffusione del fenomeno delle partite truccate», ha dichiarato Andreas Krannich, ad di Sportradar Integrity Services. «In passato i match fixers avevano preso di mira gli sport e le leghe in cui il profitto e il fatturato erano maggiori, come il calcio, il tennis e il basket - ha aggiunto - ma ora si sono diversificati. Hanno capito che molti sport stanno soffrendo finanziariamente a causa del Covid-19 e, per questo, giocatori, arbitri, allenatori, presidenti delle società sportive sono sempre più vulnerabili».

Ed è questo il motivo per cui il prossimo ottobre Sportradar metterà a disposizione di enti e federazioni sportive l’accesso al suo Universal fraud detection system, che rivela anomalie e tentativi di frode sportive. «Sarà una sorta di antifurto, fornito gratuitamente, per avvisare i nostri partner sportivi di eventuali partite sospette», ha detto Krannich. «Dal 2009 abbiamo trovato oltre 5.300 partite manipolate in diversi sport - ha proseguito - E se diciamo che le partite vengono manipolate, ne siamo sicuri al 110 per cento. Non possiamo permetterci e non abbiamo mai avuto un falso positivo».

Il pericolo nelle leghe minori

I match fixers ora puntano alle leghe di seconda e terza divisione di basket e calcio, che soffrono ancora di più dei grandi club la crisi provocata dal Covid-19 e quindi più facilmente corruttibili.

In Thailandia, nel 2020, sono state segnalate 17 partite di basket sospette, mentre diversi club di calcio in Russia, Brasile, Vietnam, Repubblica Ceca e Armenia partecipano ad amichevoli sospette. In questo caso le segnalazioni da 38 che erano nel 2019 sono arrivate a 62 lo scorso anno. Secondo un’analisi di Sportradar pubblicata sui tabloid inglesi, i match fixers si insidiano nei ritiri delle squadre di calcio organizzati all’estero durante le pause estive e invernali dei campionati. Adescherebbero i giocatori e gli arbitri, i quali lasciano il paese prima di essere chiamati a rispondere dalle autorità. Secondo il rapporto “Anti Match Fixing Formula” di Ocse pubblicato nel 2017, nel 75 per cento dei casi di partite truccate il pagamento delle persone coinvolte in prima persona avviene tramite intermediari. Soltanto il 5 per cento delle truffe viene a galla tramite l’intervento dei media, mentre il 31 per cento grazie alle autodenuncia.

Il caso

Uno dei casi più recenti di corruzione ha riguardato la serie A3 Paulista del Brasile. Nel novembre 2020, tre club di calcio sono stati sanzionati dalla Federazione calcistica Paulista per parite truccate. I club sono Barretos Ec, Paulista Fc e Olimpia Fc e hanno ricevuto un ban di gioco di quattro mesi e sanzioni economiche che hanno colpito sia la società sia i giocatori implicati nella vicenda.

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