un modello immutabile

L’autoconservazione della specie: le elezioni del Coni sono imbarazzanti

Silvia Salis poteva diventare la prima donna alla guida dello sport italiano. Non sapremo mai se si è candidata a sindaca di Genova per aver intravisto un futuro più sicuro che nella politica sportiva. Lei ha vinto, il Coni ha perso un’occasione e ora assiste a una corsa fra otto uomini. I tre favoriti hanno un’età media di 71 anni, Franco Carraro ne ha 86. Lo sport perde pezzi: dal diritto di fare agonismo senza essere campioni ai talenti bruciati. Ma il modello non cambia mai

«È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli» dal Vangelo secondo Matteo (19,24). Dalla cronaca delle ormai prossime elezioni del CONI, invece: «È più facile che una donna, ex atleta, con esperienza dirigenziale di alto livello debutti in politica e diventi sindaca di Genova, piuttosto che presidente del Comitato olimpico nazionale italiano». Se il buon senso avesse prevalso, Silvia Salis avrebbe potuto infrangere quel soffitto di cristallo (

Per continuare a leggere questo articolo