- Costati 60 milioni di euro (denaro che alla Juventus è servito a finanziare quasi per intero l’acquisto di Dusan Vlahovic), Rodrigo Bentancur e Dejan Kulusevski sono stati giudicati “non pronti” da Conte
- Per l’allenatore leccese i contrasti con le società sono ormai un’abitudine. Per vincere vuole squadre fortissime e quando si trova staccato in campionato, è sempre colpa di altri
- Paratici al Tottenham si sta giocando tutto, forse troppo. Da calciatore era un mediano di fatica e tale avrebbe dovuto rimanere anche da dirigente. Invece crede di essere un numero 10
L’“italian job” calcistico è un fiasco e a dirlo è un italiano. In questi giorni succedono cose grottesche al Tottenham Hotspur e a scatenarle è la colonia italiana che milita nel club londinese. A scatenare la polemica è stato il tecnico Antonio Conte che, intervistato da Sky Sport, ha bocciato il calciomercato invernale della società, affermando chiaramente che si è trattato di una campagna di indebolimento più che di rafforzamento. Una bocciatura che ha un obiettivo preciso: Fabio Parati



