Il governatore del Veneto al Corriere della Sera: «Già a maggio avevo detto che con la seconda ondata avrei usato l’artiglieria pesante»
- In un’intervista al Corriere della Sera, Luca Zaia, governatore della regione Veneto, sulle nuove restrizioni: «sono decisioni dettate da scelte sanitarie e non politiche», a deciderle saranno «i parametri»
- Il governatore dichiara, «Se c'è una cosa che ci ha insegnato il Covid, è che ogni giorno ha la sua pena. Da qui a pochi giorni potremmo ritrovarci al centro del ciclone»
- E sulla seconda ondata precisa: «Già in maggio avevo annunciato che con la seconda ondata avrei usato l'artiglieria pesante. E così abbiamo istituito un piano in 5 fasi basate sul numero dei pazienti nelle terapie intensive»
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«Oggi siamo sotto pressione. Ma se c'è una cosa che ci ha insegnato il Covid, è che ogni giorno ha la sua pena. E dunque, da qui a pochi giorni potremmo ritrovarci al centro del ciclone». Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, in un'intervista al Corriere della Sera.
Sulle misure possibili, afferma che «sono decisioni dettate da scelte sanitarie e non politiche», a deciderle saranno «i parametri. Siamo di fronte a un nemico terribile, che ha condizionato i sistemi sanitari e l'economia del mondo intero». Ha proseguito: «Già in maggio avevo annunciato che con la seconda ondata avrei usato l'artiglieria pesante. E così abbiamo istituito un piano in 5 fasi basate sul numero dei pazienti nelle terapie intensive: da zero a 50 siamo tranquilli e poi, via via, con l'aumentare degli intensivi scatta una serie di azioni».
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