- Nelle guerre contemporanee non esistono salvacondotti. Si spara sulla Croce Rossa, si spara sugli ambasciatori, si spara sui becchini durante i funerali. E si spara sui giornalisti, ultimo caso quello del collega Corrado Zunino di Repubblica.
- Gli strumenti in mano agli stati maggiori per drogare la verità si sono fatti sempre più sofisticati. Al punto che non si può più credere nemmeno ai propri occhi, la tecnologia favorisce la manipolazione di immagini e fotografie.
- La velocità di trasmissione delle notizie impedisce una verifica approfondita. Delegata spesso a inchieste che vengono fatte a posteriori.
I testimoni sono scomodi. Ecco perché si vuole uccidere l’informazione di guerra
27 aprile 2023 • 19:51Aggiornato, 05 maggio 2023 • 00:35