Presunto caso di corruzione all’Asl di Brindisi. Secondo gli inquirenti della procura di Bari, l’ex direttore amministrativo della Asl di Brindisi, Giovanni Giannoccaro, avrebbe fatto pressioni su alcuni colleghi dell’azienda sanitaria per dare in appalto alcuni lavori a una società romana, in cambio della ristrutturazione di un appartamento a Bari.

In totale sono cinque le persone indagate per corruzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio. I fatti risalgono ad alcune gare di appalti aggiudicati dalla Asl brindisina fra il 2016 e il 2017. Il gip ha disposto misure cautelari interdittive di nove mesi nei confronti di quattro di loro: due imprenditori e due dirigenti d’impresa.

I fatti

Secondo gli inquirenti, Giannoccaro avrebbe promosso il pagamento, in favore di una società romana, già aggiudicataria di alcuni servizi energetici alla Asl di Brindisi, di fatture relative a manutenzioni straordinarie non richieste per un valore di circa 1,3 milioni di euro. Come contropartita avrebbe ottenuto la ristrutturazione gratuita di un immobile a Bari del valore di circa 63 mila euro, eseguita da una società di Acquaviva delle Fonti.

Ma non finisce qua, stando agli inquirenti infatti, quest’ultima sarebbe stata indirettamente ricompensata con l’affidamento, da parte di un’altra società romana di un subappalto di lavori nell’Irccs De Bellis di Castellana Grotte.

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