Bologna passerà da arancione scuro a rosso dal 4 al 21 marzo. La decisione è stata presa dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, che si era detto «preoccupato» per l’andamento dei contagi.

A livello nazionale la soglia viene giudicata critica a partire dai 250 casi ogni 100mila abitanti. Un numero limite ampiamente superato in tutti i comuni limitrofi alla città metropolitana. Nell’ultima settimana di febbraio, infatti, secondo i dati pubblicati la media dei casi era di 400 casi ogni 100mila abitanti, con 13 comuni che superavano i 500 e il Distretto Appennino che raggiungeva i 584.
Nel provvedimento della Regione saranno compresi anche i nidi e le scuole d'infanzia, oltre alle attività commerciali non essenziali.

APPELLO AI CITTADINI

«Il tema dei comportamenti individuali è più che mai fondamentale. L'appello che facciamo è che le persone escano di casa solo per recarsi al lavoro, per necessità e per motivi di salute, e che siano rispettate le norme sanitarie individuali", ha detto Merola. "A nome dei sindaci di tutta la Città metropolitana di Bologna chiedo al governo di accelerare il piano di vaccinazione in tutti i modi possibili e di prevedere adeguate integrazioni economiche per le attività coinvolte dal provvedimento di zona rossa che adotterà la nostra Regione, così come i congedi parentali anche retroattivi per i genitori».

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