«Secondo la mia opinione personale Milano rischia». Emanuele Catena è il direttore della terapia intensiva dell’ospedale Sacco. Questa mattina, mercoledì 14, è stato intervistato da Sky Tg 24. «A differenza della prima ondata, dove Milano in qualche modo era stata più o meno risparmiata, in questo momento è sicuramente a rischio – ha detto –. È da tenere sotto stretta osservazione». 

Per Catena, «se si dovessero verificare dei numeri molto allarmanti, gli ospedali non dovrebbero essere trasformati totalmente in ospedali Covid. Avere a disposizione i letti in Fiera è una fondamentale scialuppa di salvataggio e questi all’occorrenza vanno utilizzati».

Nel frattempo, in un’intervista al Corriere della Sera il presidente dell’ordine dei medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, denuncia il ritardo della vaccinazione anti-influenzale: «Di solito le campagne vaccinali anti-influenza cominciano a metà ottobre perché i vaccini diventano protettivi dopo quindici-trenta giorni. Anche se il picco dell’infezione, di solito, si registra a fine gennaio-febbraio, il virus comincia a circolare prima, a seconda delle stagioni. Oggi proteggersi in anticipo significa eliminare condizioni di malattia che potrebbero interferire con la diagnosi di Covid».

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