Un bara vicino alla spazzatura. Così la foto ritrae il feretro di Tesolina Bernardini, 87 anni, di Rieti, prima vittima del Covid-19 della residenza sanitaria per anziani di Montebuono. I familari hanno raccontato la storia a Repubblica Roma, e oggi la Regione Lazio ha annunciato che ha richiesto un’ispezione all’Asl.

La cronaca racconta che l’anziana defunta avrebbe dovuto ricevere a breve il funerale, ma che la famiglia all’inizio non sapeva neanche che fosse in pericolo di vita. «Mia mamma - ha raccontato la nipote della vittima a Repubblica - ha scoperto che in quella struttura c’era un focolaio il 29 novembre scorso, leggendo un post su Facebook, nonostante mio padre contattasse tutti i giorni la Rsa».

I parenti si sono mossi di conseguenza: «A quel punto mio padre ha iniziato a telefonare, essendo a tutti noi da tempo vietato l'accesso proprio per evitare contagi, e ha ricevuto rassicurazioni». Al fratello di Tesolina, padre dell’intervistata, «è stato detto che mia zia era asintomatica, che non aveva febbre e che, nonostante tutte le sue patologie, stava bene, aggiungendo che non serviva alcun ricovero in ospedale. Ci siamo fidati».

Tesolina però non ce l’ha fatta. Dopo tre giorni è stato comunicato alla famiglia: «Ci hanno informato dopo ore». Secondo quanto ha riferito la nipote della signora, «il medico della struttura era assente da dieci giorni perché positivo al Covid. Abbiamo subito presentato una denuncia». Dopo si sono recati presso la residenza e hanno trovato la bara nel retro della struttura vicino alla spazzatura: «Hanno detto che per protocollo si fa così, non potendo utilizzare la camera ardente».

Ventiquattr’ore dopo la regione si è mossa e l’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio ha rilasciato un comunicato: «È stata richiesta alla ASL l’ispezione e una relazione sui fatti riguardanti la Rsa Montebuono di Rieti e il decesso della signora Tesolina Bernardini e la gestione della morgue». I fatti di cronaca  riportati sui quotidiani «sono gravi ed è necessario appurare procedure ed eventuali negligenze».

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