la grande crisi cinese

Il Covid ferma l’elettronica cinese. E Huawei cerca una strada per «sopravvivere»

Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
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  • Da lunedì le misure anti Covid hanno imposto la chiusura del più grande mercato all’ingrosso di elettronica del mondo, Huaqiangbei, a Shenzhen.
  • Il blocco di Huaqiangbei, ha evidenziato ancora una volta le ripercussioni della politica “contagi zero”, che ha minimizzato i morti, ma che sta contribuendo a deprimere la seconda economia del pianeta.
  • Il giornale finanziario online Yicai ha rivelato l’esistenza di un memo aziendale del fondatore di Huawei, Ren Zhengfei, dal titolo “Sopravvivere nei prossimi tre anni grazie alla qualità”.

Il premier cinese Li Keqiang, ispezionandola il 17 agosto scorso, aveva esortato la città di Shenzhen a «iniettare nuovo dinamismo» nell’economia del paese, grazie al suo settore hi-tech, che rappresenta oltre il 20 per cento del Pil della megalopoli del Guangdong. Da lunedì però nell’ex villaggio che Deng Xiaoping nel 1979 ha trasformato in una zona economica speciale – per accogliere gli investimenti esteri e promuovere le esportazioni – le misure anti Covid hanno imposto la chiusura del pi

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