La normativa

Covid, le nuove regole da seguire nelle scuole per evitare i contagi

Foto LaPresse
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  • La matassa delle regole sulla scuola nasce dal tentativo di bilanciare il principio della didattica in presenza con quello di “massima precauzione”. Ma siccome difficilmente si possono coniugare principi agli antipodi l’uno dall’altro, tenere insieme il tutto ha causato caos regolatorio e problemi operativi.
  • Le disposizioni sulla gestione dei contatti stretti e delle quarantene a scuola – per molti profili complesse, contraddittorie e poco coerenti – sono oggetto di nuove modifiche. Così prosegue il loro affastellamento, causato della continua produzione normativa.
  • Le regole sono emanate senza valutarne preventivamente gli effetti, e solo quando cominciano a operare si verifica che non solo non funzionano, ma anzi producono danni. Questo è il motivo per cui le si cambiano continuamente. Il metodo è in stile “io speriamo che me la cavo”.

Anche in quest’anno scolastico il principio della didattica in presenza è rimasto solo un’intenzione. Il principio era stato cristallizzato in un decreto-legge dell’agosto scorso (n. 111/2021) e sintetizzato dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, con l’espressione “mai più Dad” (didattica a distanza). Ma la realtà stenta a conformarsi alla volontà del legislatore espressa attraverso le norme, specie se le norme stesse non tengono conto dei dati di realtà. Se poi esse scaturiscono dal

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