Dopo un processo di primo grado durato due anni e 116 udienze, il Tribunale di Vicenza ha condannato a 6 anni e mezzo l’ex presidente della Banca Popolare di Vicenza in carica per 19 anni, Gianni Zonin, per le irregolarità legate alla gestione dell’istituto bancario dichiarato fallito nel 2017.

Sono stati condannati anche l’ex vicedirettore generale Emanuele Giustini a 6 anni e 3 mesi, e gli ex vice dg Paolo Marin e Andrea Piazzetta a 6 anni.

Invece, l’ex consigliere Giuseppe Zigliotto e l’ex dirigente Massimiliano Pellegrini, sono stati assolti perché il fatto non costituisce reato. Nei confronti di Zonin l’accusa aveva chiesto una condanna a 10 anni di reclusione.

Il crac della banca aveva fatto precipitare le azioni dell’istituto da 62,5 euro l’una a 10 centesimi, polverizzando circa 6 miliardi di euro di 118mila azionisti. Dall’inizio del processo i giudici hanno disposto vari sequestri dal valore milionario all’ex presidente nominato a capo dell’istituto bancario nel 1996.

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