INTERVISTA AL C.T. DELLA NAZIONALE MASCHILE DI PALLAVOLO

De Giorgi, schiacciate e umanità: «Il rancore non porta nulla di buono»

Dopo lo scudetto a Trento, in attesa delle finali di Champions, la nuova stagione della Nazionale di pallavolo è alle porte: esordio in Nations League l’11 giugno, verso l’appuntamento clou nel Mondiale delle Filippine dal 12 al 28 settembre. La pressione di essere campioni in carica lo inseguirà: «Lavoro per unire e far interagire un insieme di atleti talentuosi. L’egoismo è un atteggiamento positivo quando è sano. Non è da confondere con l’egocentrismo»

Impossibile catalogare Ferdinando De Giorgi, per tutti Fefè, in una singola definizione. Il sorriso e la battuta sempre pronta sono tratti distintivi del carattere fin da quando era giocatore, palleggiatore della Generazione dei Fenomeni che ha fatto la storia della pallavolo con tre ori mondiali (1990,1994,1998). Da allenatore c’è una componente che forse emerge meno, perché lontana dai microfoni e dai riflettori. La concentrazione, la meticolosità, la rigidità su alcuni concetti. Viene definit

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