Non c’è pace per la famiglia Scutellaro. Dopo Gaetano, che aveva tentato la fuga dopo il furto del tagliando da 500 mila euro, ora la sorella Consiglia è stata denunciata per attività di scommesse illegali nel negozio che gestisce sempre in piazza Materdei a Napoli
Ancora guai per la famiglia Scutellaro di Napoli, al centro del rocambolesco furto di gratta e vinci da 500 mila euro.
Gaetano Scutellaro è il tabaccaio che, una volta accertata la vincita della settantenne proprietaria, era fuggito in moto dalla sua stessa tabaccheria. Poi aveva aperto un conto in banca a Latina dove aveva depositato il biglietto vincente, per poi concludere la fuga fermato dalla polizia a Fiumicino, dove stava tentando di imbarcarsi su un volo per le Canarie.
Se la sua vicenda giudiziaria non è ancora chiusa, un’altra se ne sta aprendo. Secondo quanto ha appreso Domani, anche la sorella di Scutellaro, Consiglia, è stata denunciata per esercizio abusivo dell’attività di scommessa.
La donna, infatti, gestisce una tabaccheria distante una cinquantina di metri da quella, sempre in piazza Materdei, dove il fratello è fuggito con il gratta e vinci.
Qui avrebbe violato le leggi in materia di raccolta di scommesse da gioco e in particolare per aver violato varie leggi penali in materia di raccolta abusiva delle scommesse da gioco. In particolare le norme violate sono articolo 4 comma 4 bis della Legge 401 dell'89, perchè avrebbe svolto senza licenza attività organizzata di scommesse; organizzazione abusiva di scommesse ex articolo 4 comma 1 della Legge 401 dell'89 ed ex articolo 17 del TULPS in relazione all'articolo 88 del testo unico sulla pubblica sicurezza.
Le ipotesi di reato
In pratica nel negozio di sua proprietà accettava scommesse, per esempio sui risultati delle partite di calcio, senza però possedere la licenza per farlo.
L’autorità ha eseguito un controllo, ha trovato nel negozio una persona che stava per scommettere e individuato l’illecito: la tabaccheria si sarebbe collegata a un sito straniero su cui si accettavano scommesse in modo da fare da tramite coi suoi clienti nella scommessa. In sostanza, si comportava come un centro scommesse autorizzato, quando invece non lo era.
L'attività è stata eseguita questa notte dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli per il contrasto alle illegalità nel gioco.
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