L’alleanza mafiosa che comanda Roma

“Diabolik” e lo sgarro al boss della ‘ndrangheta prima di essere ucciso

LaPresse Carlo Lannutti/
LaPresse Carlo Lannutti/
  • Fabrizio Piscitelli, ucciso con un colpo alla testa il 7 agosto 2019 nel parco degli acquedotti a Roma, zona dove comanda tutto un uomo solo e il suo clan, Michele Senese detto il pazzo.
  • Quello che Domani può ricostruire è la convergenza di interessi del cartello criminale che controlla Roma, camorra e ‘ndrangheta, che ha benedetto la ‘fine’ di Piscitelli. A partire da intercettazioni che spiegano questa convergenza.
  • «Sta a rompe er cazzo», dice un mammasantissima della mafia calabrese, di stanza sul litorale da decenni.

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