- La pubblicazione dei video del pestaggio avvenuta il 6 aprile 2020 nel carcere Francesco Uccella di Santa Maria Capua Vetere ha tolto qualsiasi alibi a chi sosteneva che l'orribile mattanza non ci fosse mai stata, ma non tutti hanno condannato l'accaduto allo stesso modo.
- Il leader della Lega Matteo Salvini, dopo un iniziale imbarazzo, ha di nuovo spostato l'attenzione sull'errore commesso dagli inquirenti nell'identificare uno degli agenti arrestati il 28 giugno: se i codici identificativi sui caschi e le divise degli agenti obbligatori l 'errore non sarebbe stato commesso. Ma Salvini non vuole sentirne parlare.
- C'è poi chi, pur riconoscendo che i filmati rappresentano la documentazione di qualcosa di terribile, non riesce a evitare di aggiungere un “ma”. Quasi che la prova non fosse abbastanza schiacciante.
La pubblicazione dei video del pestaggio avvenuta il 6 aprile 2020 nel carcere Francesco Uccella di Santa Maria Capua Vetere ha tolto qualsiasi alibi a chi sosteneva che l'orribile mattanza non ci fosse mai stata. Le accusa di tortura , violenza privata e Abuso di Autorità contestate AI 52 Agenti raggiunti da diverse Misure Cautelari lo scorso 28 giugno erano fondate. Otto di loro sono finiti in carcere, 18 ai domiciliari, e 23, tra cui il provveditore regionale alle carceri Antonio Fullone, so



