Calamucci, intercettato, attacca l’ex agente segreto del caso Abu Omar. Lo scontro con i rivali della “Squadra Fiore” su cui indagano i pm romani
«Mancini è un componente doppio, l’ho chiamato doppio Mike. È un componente della squadra Fiore, un traditore». Intercettato dalle cimici dei Carabinieri, Samuele Calamucci, il capo della squadra di hacker di Equalize, parte all’attacco come spesso gli capita quando vuole stupire un suo interlocutore. E il suo obiettivo questa volta è Marco Mancini, ex agente segreto italiano, finito sui giornali negli anni scorsi per il rapimento dell’imam egiziano Abu Omar e poi nella storia dello scandalo deg



