È morto nella sua residenza privata e all’età di 76 anni Franco Battiato, uno dei maestri della musica italiana. Tra i primi a darne l’annuncio c’è Antonio Spadaro, attuale direttore della rivista La Civiltà Cattolica, con un post su Twitter. I funerali avverranno in forma privata.

Nato il 23 marzo del 1945 a Ionia, in provincia di Catania, Battiato è stato uno dei più importanti cantautori, compositori e musicisti del panorama artistico italiano. La sua musica ha abbracciato diversi stili che hanno plasmato la sua personalità, dal pop al rock progressivo passando per la new wave.

Battiato inizia la sua carriera musicale nel 1965 e fino al ritiro, avvenuto soltanto due anni fa nel 2019, ha pubblicato ben 42 album. Tra quelli più conosciuti c’è “La voce del padrone” pubblicato nel 1981 che contiene due singoli storici: “Cuccurucucù” e “Centro di gravità permanente”.

Il 17 settembre 2017 tiene il suo ultimo concerto al Teatro romano di Catania, ma le ultime quattro date del tour vengono annullate per motivi di salute. A fine agosto 2019 viene annunciata l’uscita dell’ultimo album dal titolo “Torneremo ancora” prima del ritiro dalle scene avvenuto nell’ottobre del 2019.

La breve carriera politica

L’amore per la sua terra, la Sicilia, lo porta a essere protagonista di una breve parentesi politica come assessore al Turismo nel governo della regione del presidente Rosario Crocetta. Una carica che ricopre dal novembre del 2012 al marzo del 2013 a titolo gratuito, dopo aver rifiutato il compenso che gli spettava. Venne rimosso dall’incarico dopo una frase infelice pronunciata contro i parlamentari europei per denunciare la corruzione politica.

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