La pandemia cronica

E se l’immunità di gregge non arrivasse mai?  Molti indizi indicano che il Covid resterà tra noi

People wearing face masks line up to cast their early votes for the upcoming the Seoul mayoral by-election at a polling station in Seoul, South Korea, Friday, April 2, 2021. The early voting for the April 7 Seoul and Busan mayoral by-election will be held for two-days on April 2-3. (AP Photo/Ahn Young-joon)
People wearing face masks line up to cast their early votes for the upcoming the Seoul mayoral by-election at a polling station in Seoul, South Korea, Friday, April 2, 2021. The early voting for the April 7 Seoul and Busan mayoral by-election will be held for two-days on April 2-3. (AP Photo/Ahn Young-joon)

La “fine” della pandemia forse non arriverà mai, ma i vaccini rappresentano senz’altro la nostra possibilità di convivere meglio possibile col virus in questa fase di transizione. E poi il tracciamento dei focolai ci permetterà di evitare nuove ondate di contagi

  • La soglia dell’immunità di gregge dipende in primo luogo dal numero di riproduzione del virus, R0. Per il SARS-CoV-2, le prime stime di R0 erano intorno a 3 e la soglia dell’immunità intorno al 60-70 per cento.
  • Per raggiungere l’immunità di gregge dovremmo vaccinare tra il 60 per cento e l’80 per cento della popolazione con un vaccino efficace al 100 per cento nell’inibire la trasmissione del virus. Qui c’è il primo problema.
  • Ma i vaccini che abbiamo a disposizione sono altamente efficaci nell’evitare le infezioni sintomatiche, ma gli studi clinici non hanno stimato il loro effetto sulle infezioni asintomatiche e sulla contagiosità.

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