L’ostruzionismo delle regioni e il caos sui dati hanno reso impossibile chiudere soltanto dove l’epidemia era fuori controllo così ora il paese si avvia verso una nuova quarantena generale
- L’idea era giusta, ma i mezzi per realizzare i lockdown locali si sono rivelati inadeguati.
- Ai presidenti di regioni sono mancati incentivi e volontà politica per attuare le misure necessarie a fermare l’epidemia.
- Il caos sui dati, imprecisi, secretati e comunicati male, hanno fatto il resto e ora l’Italia si avvia a un generale lockdown di fatto.
Se il contagio proseguirà a questo ritmo, entro la prossima settimana gran parte delle regioni italiane si troverà in zona arancione o rossa. In due settimane l’intero paese potrebbe finire in lockdown. Si tratta di una soluzione che medici ed esperti auspicano da settimane, ma che allo stesso tempo rappresenta il fallimento della strategia che il governo e i suoi consiglieri scientifici hanno cercato di perseguire fino a questo momento: l’imposizione di lockdown locali per evitare l’adozione d



