- Questo giornale ha dedicato due inchieste a Claudio Durigon, sottosegretario al ministero dell’Economia, esponente di spicco della Lega di Matteo Salvini, padre di quota 100.
- La vicenda di Durigon, quindi, diventa emblematica non solo del sistema di potere che localmente costruiscono i capataz leghisti, ma anche di come il dibattito politico sia attorcigliato attorno a parole fuori luogo più che alla sostanza, fatta di relazioni pericolose documentate da Domani.
- Conta più qualche parola in libertà che circostanze evidenti e documentate di chi e come ha contribuito all’elezione di Claudio Durigon.
Il M5s ha presentato alla Camera dei deputati una mozione di sfiducia contro Claudio Durigon, sottosegretario leghista, a seguito di un fuorionda pronunciato dall’esponente del carroccio. Una vicenda che apre un conflitto nel governo Draghi tra i vecchi alleati M5s e Lega, protagonisti del primo esecutivo Conte. Il testo della mozione ricorda che «riferendosi all'indagine sui presunti fondi occulti della Lega e sui 49 milioni di rimborsi elettorali frutto di truffa», il sottosegretario «parland



