L’ingegnere per trent’anni sospettato di essere l’autore degli ordigni nascosti in piccoli oggetti. Qualche settimana fa una perizia decisiva ha escluso ogni suo ruolo. «Ma lo stigma mi resta addosso»
L’ultima cosa che ha smontato, alcuni giorni fa, è un frullatore da cucina. Elvo Zornitta, ingegnere in pensione, ci lavora con calma, con quella cura metodica che gli è rimasta addosso dopo una vita intera passata a capire come funzionano le cose. Lo racconta mentre le mani magre si stringono tra loro. Gli occhiali poggiati su una cartellina con alcuni fogli su cui ha scritto quello che vuole raccontare. Siamo dentro lo studio del suo avvocato, Maurizio Paniz. Fuori, c’è Belluno. Le Dolomiti st


