Una riflessione sulla potenza della lettura come gesto di ribellione, sulle relazioni tossiche, sul potere che altri esercitano su di noi e sulla forza rivoluzionaria delle donne della letteratura, che diventano simboli di resistenza, libertà e rinascita
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani e in edicola
Madame Bovary, entrata nella cucina, s’accostò al camino. Con la punta di due dita si raccolse la gonna all’altezza del ginocchio e, avendola sollevata fino alle caviglie, tese alla fiamma, sopra un cosciotto d’agnello che girava allo spiedo, il piede calzato di uno stivaletto nero. Il fuoco la rischiarava tutta, penetrando di una luce cruda la trama del vestito, i pori uniformi della pelle bianca e perfino le sue palpebre dal battito frequente. Un baluginio scarlatto le avvolgeva l’intiera figu



