- Le giornate in enoteca seguono uno schema simile, tra agenti troppo performanti e clienti spaventati. Il punto di vista di chi vive dietro al bancone, destreggiandosi tra teorici del vino idealizzato, produttori ansiosi, signore astemie, clienti spaventati e tinderisti, è molto diverso rispetto a quello del cliente.
- C’è una differenza abissale tra chi discute di vino nei numerosi gruppi social – spesso violenti – e il cliente medio che entra in panico quando deve ordinare un calice.
- Non importa quanto si è preparati e abili nello spiegare come si fa il vino se il cliente viene accompagnato da una persona informata; il suo sapere è più importante della tua formazione.
Un giorno qualsiasi in un’enoteca di provincia
23 novembre 2022 • 15:28Aggiornato, 23 novembre 2022 • 15:28