- In Russia è prevista una coscrizione due volte l’anno in primavera ed autunno. In totale nel 2021 si sono uniti per un periodo di un anno alle forze armate circa 261mila russi, in età tra i 18 e i 27 anni.
- Una quota molto significativa dei coscritti e delle vittime sarebbe appartenente a comunità non slave o regioni periferiche della Federazione. Per questa ragione Putin ha dedicato un passaggio del suo discorso televisivo ad elogiare il pluralismo etnico della Russia.
- Il Cremlino è costretto a puntare sui rinforzi dalla Cecenia di Kadyrov e dalla Siria di Assad, per compensare il basso morale delle truppe russe e le perdite.
La semplificazione mediatica e la tendenza a scaricare tutte le colpe della guerra in Ucraina su un ristretto circolo del Cremlino hanno fatto passare un messaggio molto in voga sui social e nell’opinione pubblica: i soldati russi sono tutti poveri ragazzi mandati al macello da Putin, carne da cannone inconsapevole e vittima di questa guerra quanto i difensori ucraini. La situazione, in verità, è un po’ più complessa. Le forze mobilitate da Mosca per l’invasione ammontano a quasi duecentomila



