Anche undici poliziotti sono rimasti coinvolti nell’incendio nel quadrante est della capitale. In ospedale un vigile del fuoco. Evacuato un centro estivo con quindici bambini
Sono almeno cinquanta i feriti nell'esplosione al distributore di via dei Gordiani a Roma est. Tra questi, 24 i civili, undici gli agenti di polizia, un carabiniere e sei vigili del fuoco.
Sarebbero rimasti feriti anche tre operatori del 118. I pompieri sono ancora impegnati a spegnere l'incendio.
I pompieri erano stati chiamati per un camion che aveva urtato una conduttura e, quando sono arrivati, c'è stata l'esplosione, che ha investito anche i sanitari che erano già presenti sul posto.
La deflagrazione ha provocato danni ad alcuni palazzi vicini, mentre le fiamme hanno raggiunto un deposito giudiziario che si trova alle spalle del distributore. Sarebbero rimasti feriti anche alcuni passanti. «Le operazioni sono risultate molto difficoltose perché a fianco al distributore c'era un deposito di ambulanze che aveva all'interno delle bombe d'ossigeno, circostanza che può aver causato delle deflagrazioni», ha spiegato il maggiore dei carabinieri Andrea Quattrocchi.
Il sindaco Roberto Gualtieri, sul luogo dell’esplosione, ha confermato che «tre palazzine nella via parallela sono state evacuate» e che «l’impatto è stato terribile: ci sono stati danni, fumi, e circa 20 feriti, di cui due in pericolo di vita con gravi ustioni». I due uomini sono supportati dalla ventilazione meccanica, uno ha ustioni sul 55% del corpo e l'altro sul 25% ed ha patologie pregresse. Tutti gli altri risultano ricoverati in codice giallo. Secondo quanto si apprende dall'Asl Roma 2, il pronto soccorso dell'ospedale Sant'Eugenio ha accolto tre feriti, tutti con fratture che hanno richiesto l'attivazione di codici di emergenza arancione e rosso. Parallelamente, presso la Unità operativa complessa Grandi Ustionati della stessa struttura, sono attualmente in arrivo due pazienti trasferiti da altri ospedali.
Le loro condizioni saranno valutate in modo approfondito all'arrivo in reparto. La Terapia Intensiva dell'Ospedale Sant'Eugenio si mantiene in stato di allerta per garantire la tempestiva accoglienza di eventuali ulteriori casi critici.
Il direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino, ha confermato che «si è trattato di un'esplosione conseguente a un 'blif da gpl' (un malfunzionamento dell'impianto del gas - ndr) equiparabile all'esplosione di una bomba. Dopo un primo intervento per una fuga di gas, per la quale in poco tempo erano giunti i vigili del fuoco, è arrivata l'esplosione».
A seguire gli sviluppi anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha sentito il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, e si tiene in stretto contatto con il sottosegretario Alfredo Mantovano, costantemente informato dalle autorità competenti. Sui social la premier ha scritto: «Esprimo la mia vicinanza a tutti i feriti, tra cui agenti delle Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco e operatori sanitari, e rivolgo un sentito ringraziamento a quanti sono impegnati nelle operazioni di soccorso e messa in sicurezza».
Anche la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, ha contattato il sindaco per esprimere la propria vicinanza alla cittadinanza e ai soccorritori.
Il forte boato è stato avvertito in molti quartieri della Capitale, con una densa colonna di fumo nero visibile da più punti della città. Accanto al luogo dove si è verificata l'esplosione c'è un asilo, adesso estivo per bambini, e un deposito di ambulanze.
Ha riaperto la fermata della metro C Teano a Roma, chiusa precedentemente per via dell’incidente. E il centro estivo di Villa De Sanctis, dove erano presenti 15 bambini, è stato immediatamente evacuato.
Drammatiche le testimonianze dei residenti. «Mia madre ha un taglio sulla gamba, i vetri delle finestre si sono frantumati», racconta Claudia, che vive a pochi metri dal distributore. Roberta dice di essere fuggita «in ciabatte», convinta si trattasse di un attentato. Alessandro riferisce di «pezzi di legno volati in casa», mentre altri residenti raccontano di aver visto «persone ricoperte dai vetri in strada». «Sembrava una bomba atomica», aggiunge un passante ancora sotto shock. «Ha tremato tutto il palazzo, sono sicuro che ci sono state tre esplosioni», conferma un altro testimone.
La procura di Roma è in attesa delle prime informative dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine intervenute per l'esplosione.
È intervenuto il questore di Roma, Roberto Massucci, comunicando che il grave incendio è probabilmente «dipeso da un incidente nella fase di scarico del gpl. Gli operatori di polizia che stavano effettuando l'intervento, come anche altri soccorritori, sono stati investiti da quest'esplosione molto forte e ora sono nei vari ospedali, fortunatamente non mi risultano situazioni di pericolo di vita. La polizia è arrivata con tre pattuglie e anche delle auto da Torpignattara».
Arpa lazio ha avviato il monitoraggio della qualità dell’aria nella zona. I dati saranno pubblicati sul sito dell’agenzia. La protezione civile ha inviato alcune raccomandazioni ai residenti del v municipio: non sostare vicino all’area, tenere chiuse le finestre in presenza di fumi, non usare i condizionatori con presa d’aria esterna e lavare bene frutta e verdura coltivate in zona. Arpa Lazio sta inoltre individuando soluzioni alloggiative temporanee per chi non potrà rientrare a casa.
Alla luce dell'incartamento i pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, apriranno un fascicolo di indagine. La procura di Roma ha posto sotto sequestro l'area di via dei Gordiani.
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