- Il Tribunale di Roma ha riconosciuto a Facebook il diritto a rimuovere la pagina dell’associazione Casapound perché contenente, tra l’altro, «hate speech basati sulla razza o etnia», «simboli che rappresentano/elogiano un’organizzazione che incita all’odio».
- I contenuti di tale pagina «non solo violano le condizioni contrattuali, ma sono illeciti» in base a un’ampia serie di norme. Facebook non solo poteva rimuoverli, ma aveva pure «il dovere legale» di farlo, «rischiando altrimenti di incorrere in responsabilità».
- La libertà di manifestazione del pensiero, anche sui social network, incontra limiti nel rispetto della dignità umana e nel divieto di ogni discriminazione, «a garanzia dei diritti inviolabili spettanti ad ogni persona».
Casapound, perché Facebook poteva rimuoverne la pagina
27 dicembre 2022 • 08:38Aggiornato, 27 dicembre 2022 • 10:10