una detenzione senza tempo

Farmaci, abusi, suicidi: i nuovi manicomi sono i centri migranti

Testimonianze dirette, medici e psichiatri parlano di una deriva manicomiale nei centri per il rimpatrio: persone rinchiuse per mesi senza cure adeguate, sedate con psicofarmaci, isolate. Secondo la rete Mai più lager e Medicina delle Migrazioni, nei Cpr si riproducono le stesse logiche delle istituzioni totali abolite dalla legge Basaglia. Per lo psichiatra Peppe Dell’Acqua «oltre alla repressione e alla violenza fisica, mi addolora ridurre uomini e donne a vivere senza tempo»

«Sono 9 mesi che è qui e non si è mai fatto una doccia. Non parla con nessuno, a volte si mette in un angolo e piange, altre volte ride da solo». Questa è l’ultima testimonianza che arriva dal Cpr di Milano. Riguarda un ragazzo- il cui nome non sarà reso pubblico per tutelarne la privacy - che alcuni giorni addietro era stato ammanettato e portato via, di notte, dagli agenti del Cpr. Poi è giunta la conferma della rete Mai più lager: «Il ragazzo è stato deportato in Albania, dove è attualmente d

Per continuare a leggere questo articolo