Spesso ritornano

Federer, Totti e gli altri. La debolezza dei campioni che non si ritirano mai

Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
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Spesso gli atleti che hanno fatto la storia dei loro sport si ritirano quando non possono fare diversamente. E anche in questi casi, a volte, ci ripensano. Fare i conti con la realtà non è sempre facile

  • Se l’arte di essere campioni non si può insegnare, quella di cogliere il momento giusto per ritirarsi neppure. Nel 2022 hanno lasciato le competizioni due icone del tennis come Roger Federer e Serena Williams ma, in entrambi i casi, sono sembrati addii obbligati e non figli di decisioni del tutto libere
  • Sempre quest’anno, a un mese dall’annuncio della pensione è tornato in campo il leggendario Tom Brady, stella dell’Nfl che non si è rassegnata allo scorrere del tempo e, a 44 anni, è il quarterback più anziano della storia iscritto al massimo campionato
  • Anche nel calcio ci sono stati stop celebri arrivati per consunzione o per resa a un fisico che chiedeva i conti: come il campione del mondo Schürrle o, per restare in casa nostra, Francesco Totti che lasciò il calcio a 41 anni prendendosela con “il maledetto tempo”

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