- A Formia, nel golfo di Gaeta, la villa confiscata con piscina e vista sul mare all’ex vice sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Nicola Di Muro, è da qualche tempo diventata "La casa giusta", un modello di accoglienza per donne straniere vittime di tratta e per famiglie vulnerabili.
- «Esperienze come quelle de “La Casa Giusta” sono quasi come una mosca bianca nel panorama italiano, perché il meccanismo di assegnazione dei beni confiscati rimane molto farraginoso», racconta a Domani Emanuele Petrella, volto storico dell’accoglienza a richiedenti asilo e rifugiati a Roma che nel quartiere di Montesacro con la coop Idea Prisma ‘82 coordina le attività dello Sprar Well-c-Home.
- E tuttavia le storie dei cittadini stranieri che abitano nella Regione Lazio non solo soltanto a lieto fine. Anzi. C’è chi, quasi quotidianamente, subisce la violenza istituzionale, gli effetti delle prassi respingenti attuate dagli uffici anagrafici di Roma, per esempio.
Così la burocrazia respinge i migranti accolti dai volontari
17 luglio 2021 • 12:42Aggiornato, 17 luglio 2021 • 17:05